Sei una persona creativa, ti piace comunicare per immagini e sei anche abile a disegnare? Le competenze digitali e informatiche non ti spaventano? Allora potresti diventare graphic designer! In questo articolo-guida approfondiamo molti quesiti e ti diamo informazioni che possono esserti utili se decidi di lanciarti nella professione grafica. Il/la graphic designer cosa fa? Chi è? Quali competenze deve avere? Cosa deve studiare? Quanto guadagna? E rispondiamo anche ad altre domande. 

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Ai giorni nostri, a causa della diffusione di piattaforme e tool di progettazione con database gratuiti, ogni persona può cimentarsi nella realizzazione di grafiche per la comunicazione visiva. E ciò può dare l’idea errata che fare il/la graphic designer possa essere semplice e immediato. Non lo è: non bastano passione e buona volontà, sono necessarie doti e competenze ben precise. 

Scopri tutto procedendo nella lettura! 🙂

Il/la graphic designer cosa fa?

Per dare una risposta semplice alla domanda “il/la graphic designer cosa fa?” diciamo che si occupa dell’identità visiva di un’azienda, di un brand, di un ente, di un’associazione, di chi insomma ha bisogno di una brand identity studiata, chiara, definita e coerente.

Traduce messaggi, concetti e valori in immagini, segni grafici, font e stili. Chi commissiona il lavoro al/la graphic designer vuole comunicare in modo efficace al proprio target, o pubblico, di riferimento. L’identità visiva deve essere coerente con i messaggi, i valori e l’identità verbale del brand e rispondere a codici ben precisi. Ecco una delle ragioni per cui non ci si improvvisa graphic designer

Molto spesso, un grafico in azienda fa parte del team di comunicazione e marketing e lavora a braccetto con il/la copywriter. Questa coppia creativa di solito lavora insieme anche quando i professionisti in questione sono freelance

Il/la graphic designer cosa fa nello specifico?

Andando più nel dettaglio, un/a graphic designer progetta e realizza – dal lato grafico e del layout – non solo tutto ciò che concerne il cuore della brand identity, come logo e immagine coordinata, ma anche molti strumenti di comunicazione, cartacei e digitali, tra cui citiamo:

  • packaging;
  • brochure;
  • biglietti da visita;
  • carte intestate;
  • locandine;
  • pubblicità (tabellari cartacee oppure campagne adv online, come banner);
  • etichette e adesivi; 
  • grafiche per i social;
  • siti web;
  • app. 

Gli strumenti e i programmi del/la graphic designer

Dopo aver visto brevemente il/la graphic designer cosa fa per lavoro, vediamo quali sono gli strumenti del mestiere che usa quotidianamente per creare e progettare.

Oltre ad abilità proprie o acquisite nel tempo, come curiosità e pensiero laterale generatori di idee e concept creativi, il grafico e la grafica si avvalgono di tool e programmi informatici e digitali. Di solito questi programmi sono a pagamento. Una delle raccolte di software più conosciute è la Adobe Creative Suite in cui figurano Illustrator, Photoshop, InDesign,…

Ma se sei principiante e vuoi solo fare pratica senza spendere subito soldi, esistono anche strumenti gratuiti come Gimp, Pixlr, Logolab, Canva e Scribus. 

Come diventare graphic designer di talento 

Il lavoro creativo di graphic designer è strettamente correlato all’arte, all’estetica, all’equilibrio di forme e spazi e al buon gusto. È una professione che, dunque, richiede doti innate ma che si possono anche allenare e fare proprie. 

Un consiglio che ti diamo è quello di specializzarti in uno o più settori nell’ambito grafico. Per fare un esempio, puoi diventare un/a super pro in:

  • web design e ux design per app e siti web;
  • animazione;
  • game design;
  • illustrazione;
  • editoria.

Inoltre punta a creare il tuo stile personale, che sia individuabile e riconoscibile. Conosci e approfondisci l’importanza di font e trend del momento per restare al passo. 

Un’altra valida dritta è quella di studiare i grandi nomi del settore. Solo per citarne alcuni: Bruno Munari, Milton Glaser, Riccardo Falcinelli, Armando Testa, Muriel Cooper, Paula Scher. Fatti ispirare dai loro lavori e dalle campagne che hanno creato, studia, prendi spunto e rielabora.  

E ora veniamo alla domanda fatidica.

Che scuola fare per diventare graphic designer?

Per essere graphic designer non servono titoli di studio specifici né l’iscrizione a un albo professionale perché, al momento, non esiste. Ciò che serve è avere un bagaglio di competenze e molta esperienza, che si possono acquisire anche da autodidatti.

Insomma, chiunque può potenzialmente diventare graphic designer.

Va detto però, che alcuni studi possono predisporre alla professione: il liceo artistico, gli istituti professionali per le arti grafiche o a indirizzo informatico. E per chi decide di proseguire con la propria formazione può iscriversi a corsi di laurea e master o a scuole di arte, grafica e design, a Politecnici, Accademie e Istituti privati.

Se, invece, senti di essere carente in qualche aspetto della professione, o vuoi specializzarti in una branca specifica del graphic design, allora puoi colmare le lacune corsi specifici. Ne esistono davvero tanti e per tutte le necessità: sull’uso dei programmi e dei tool informatici di progettazione, sul marketing e la comunicazione, sull’ux design, sull’animazione, e via dicendo. 

Molto spesso, però, i corsi sono a pagamento. Una buona alternativa, per spendere meno soldi, possono essere i libri e i manuali specialistici del settore. I titoli sono davvero numerosi e non ti resta altro che cercare quello più adatto alle tue esigenze di formazione. 

In questo caso, un graphic designer cosa fa se è agli inizi? Fa tanta pratica per creare un portfolio da designer coi fiocchi e per fare colpo sulla prossima clientela.

Quanto guadagna un graphic designer al mese?

Per capire quanto guadagna un graphic designer e qual è il suo stipendio mensile, bisogna tenere in considerazione molte variabili. Innanzitutto è importante distinguere se la persona è assunta in un’azienda o in un’agenzia di comunicazione oppure se lavora come freelance. Stabilito questo, è importante anche valutare la zona di lavoro (metropoli, città, provincia), la tipologia della clientela (piccole aziende oppure multinazionali) e la notorietà del/la professionista. Si è già fatta un nome? È un/a graphic designer conosciuto/a?

In base a queste variabili lo stipendio medio, o il fatturato in caso di freelance, può variare anche di molto. Chi lavora in libera professione solitamente impiega i primi anni a farsi conoscere, a crearsi un portfolio, a cercare la clientela, e dunque le cifre possono essere molto più basse di un/a graphic designer che lavora come dipendente, anche se ha un profilo junior

Per rispondere con delle cifre, possiamo però dire che un/a graphic designer junior, agli inizi, in media guadagna 14.000 euro (1.100 euro al mese), mentre chi è senior parte da uno stipendio di 30.000 euro annui (2.500 euro al mese). 

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Dopo aver visto il/la graphic designer cosa fa, come diventare un/a professionista di talento, quali sono i corsi e le scuole per apprendere le competenze e quanto guadagna un graphic designer, ora che hai le idee più chiare puoi iniziare il tuo percorso.

Mettiti alla prova, mostra le tue competenze e abilità nel tuo portfolio con una raccolta dei migliori lavori e concept, e cerca lavoro e clienti vicino a te.

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Silvia è copywriter e content writer appassionata di scrittura inclusiva. Ha lavorato per molti anni in agenzia come addetta stampa ed esperta di comunicazione, specializzandosi in diversi settori. Dal 2021 è freelance.