Alcune mattine e giornate sono più difficili di altre. E può capitare, appena suona la sveglia o ci si alza dal letto, di pensare «non ho voglia di lavorare». Non c’è nulla di strano o sbagliato in questo pensiero, davvero molto umano.
Ci possono essere, infatti, mille ragioni perché una persona si senta stanca, sovraccarica, deconcentrata e demotivata, anche pensando al lavoro che la appassiona. Più avanti, nel testo di questo articolo, vedremo quali possono esserne le cause e quali strategie adottare per ritrovare l’entusiasmo e la motivazione al lavoro.

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Noi di Jopla vogliamo aiutarti a recuperare lo smalto e la carica, anche per fare in modo che tu riceva recensioni positive dalla tua clientela e dalle aziende per cui lavori. Tra le voci che compaiono nella recensione, infatti, c’è proprio la motivazione. Qui trovi la nostra policy per le recensioni.

Spesso, infatti, chi perde gli stimoli per lavorare tende a procrastinare le attività, prova un senso di fatica e di deconcentrazione, un calo di energie nel lavoro quotidiano.
Se conosci bene queste sensazioni e hai bisogno di automotivarti, ti consigliamo di leggere questo articolo. 

Partiamo?

Cosa si intende per motivazione al lavoro

Vediamo ora la definizione di “motivazione”, in generale. Il dizionario Treccani cita: “in psicologia, l’insieme dei bisogni, desideri o intenzioni che prendono parte alla determinazione del comportamento e che conferiscono a questo unità e significato: si distinguono aspetti primari, quali i bisogni fisiologici o sociali, e aspetti secondari, quali i fattori di stimolazione esterna o di progettualità individuale”.

Focalizzandoci solo sull’aspetto professionale, se manca la motivazione al lavoro significa che viene meno quella carica che spinge a fare, ad agire. Di solito accade perché non ci sono, oppure non si riescono a vedere, gli obiettivi da raggiungere e gli stimoli, interni o esterni alla persona.

Le origini della mancanza di motivazione lavorativa possono però essere diverse, anche a seconda che la persona sia libera professionista o dipendente. Nel secondo caso, infatti, ci possono essere più fattori che entrano in gioco e influiscono sulla mancanza di motivazione.

Bisogna infatti considerare che, con più probabilità, tale persona condivide un ufficio o uno spazio assieme ad altri, magari ha delle persone a capo a cui deve rendere conto del proprio lavoro. E non solo, forse ha un contratto di lavoro che non la soddisfa più, oppure mansioni poco stimolanti o scarse prospettive di carriera.

Vediamo ora quali possono essere i fattori che incidono sulla scarsa motivazione al lavoro.

Poca motivazione al lavoro: da cosa può dipendere

Come abbiamo visto, può succedere di non avere molta motivazione al lavoro, anche se lo si ama. Ci sono periodi, infatti, in cui lo stress si fa sentire di più, per ragioni personali o professionali, ad esempio a causa di un carico mentale o professionale maggiore.

Non bisogna farsene una colpa, però è bene capire il perché ci si sente senza smalto e da quanto tempo. La salute mentale, infatti, è molto importante e va tutelata. Talvolta ci possono essere alcuni segnali che non vanno sottovalutati e possono essere indice di burnout (qui un articolo sul fenomeno dello stress da lavoro).

Gli ultimi due anni sono stati duri e stressanti, soprattutto a causa della pandemia, che ha stravolto le abitudini e le routine, personali ma anche professionali, e ha generato un’iperconnessione. Ciò può avere influito sullo stress accumulato.
Oppure può accadere di notare un calo nella voglia di lavorare e nella concentrazione poco prima delle ferie, a causa della stanchezza accumulata, o appena dopo, quando si torna in ufficio e alla propria quotidianità.

E ora vediamo quali sono alcuni fattori che possono incidere sulla poca motivazione al lavoro, anche se questo ti appassiona, per chi ha un contratto da dipendente, ma in alcuni casi anche per persone libere professioniste:

  • poca organizzazione personale nel lavoro e nella gestione del proprio tempo;
  • scarsa organizzazione nell’azienda e distribuzione dei compiti poco equa; troppe mansioni o progetti da svolgere possono generare la sensazione di sopraffazione;
  • mancanza o scarsità di prospettive future nel lavoro, come avanzamenti di carriera o mansioni di responsabilità;
  • attività ripetitive e poco creative che hanno alimentato nel tempo la sensazione di noia;
  • stipendio o profitto poco soddisfacente.

Cosa fare quando si perde la motivazione al lavoro: 9 consigli utili

La buona notizia è che, se ami la tua professione e il luogo di lavoro, ci sono delle strategie da attuare che possono aiutare ad affrontare la poca motivazione. Queste partono dall’individuo e fanno parte di un percorso personale di automotivazione.

Vediamole nel dettaglio.

  • Credi in te e nelle tue capacità. L’autostima è importantissima. Non è il modo migliore per ritrovare motivazione ed entusiasmo?
  • Se hai tanto lavoro, fallo presente in azienda e suggerisci la ridistribuzione dei compiti. Se sei in libera professione puoi chiedere aiuto a chi fa il tuo stesso lavoro, con una collaborazione.
  • Se lavori senza un team di supporto, magari in libera professione, oppure in azienda non affrontare e non pensare a tutto il lavoro che devi svolgere nel suo complesso. Prova invece a darti dei micro obiettivi per non procrastinare e riuscire ad affrontare il tutto, man mano. Spezzetta e pianifica, in base alle urgenze, le attività che devi fare. Vedrai che sarà più facile affrontarle.
  • Quando porti a termine un compito o raggiungi un obiettivo, premiati e gratificati. E se lavori in un’azienda chiedi un feedback. È sempre bello ricevere un commento positivo, ed è molto motivante.
  • Se hai la mente affaticata, prenditi una pausa. Fai ciò che ti piace e ti ricarica: esci per una passeggiata, leggi un libro che ti stimola, ascolta musica. In ufficio forse non sarà possibile, ma stacca comunque, magari per una pausa per bere acqua, tè o caffè. Ne trarrai giovamento.
  • Abbellisci la tua scrivania o la postazione di lavoro. Prova a metterla in ordine e ad aggiungere personalità, in modo che ti rispecchi e ti faccia stare bene. Esponi una foto che ti fa piacere vedere (del tuo gatto, della famiglia, della vacanza dei tuoi sogni), trova spazio per una piantina o un fiore da curare.
  • Prova a pensare alle motivazioni che ti aiutano ad amare il tuo lavoro, che hai scelto e ti piaceva. Al momento ti può sembrare difficile, ma prova a cambiare la prospettiva, vedrai che le trovi e tienile a mente. Altrimenti immagina dove potrai andare in vacanza o uno sfizio che ti puoi permettere.
  • Impara cose nuove per poi metterle in pratica. Magari chiedi in azienda di poter frequentare un corso di formazione che ti può dare nuove competenze e una nuova prospettiva di carriera. Puoi fare lo stesso se sei in libera professione per trovare nuovi stimoli professionali e ampliare le competenze.
  • Parla e confrontati con persone amiche, o che fanno il tuo lavoro, e chiedi loro consigli. Sicuramente si sono già trovate ad affrontare situazioni simili e possono avere ottime idee e suggerimenti per aiutarti a superare questo periodo di poca motivazione.

Dopo aver letto queste strategie per ritrovare la motivazione al lavoro, forse ti senti meglio e ti sembra di potere affrontare le difficoltà più facilmente. Prova a mettere in pratica i consigli e dai una spinta al tuo lavoro aprendo il tuo profilo su Jopla.

Silvia è copywriter e content writer appassionata di scrittura inclusiva. Ha lavorato per molti anni in agenzia come addetta stampa ed esperta di comunicazione, specializzandosi in diversi settori. Dal 2021 è freelance.